PAS – SINDROME DI ALIENZIONE GENITORIALE

Vorrei iniziare questo articolo partendo da una lettera scritta da una ragazza alienata, in cui arriva tutta la rabbia, l’odio di questa figlia che non ha potuto continuare a crescere insieme al suo papà, poichè il loro legame è stato spezzato da questa dinamica famigliare patologica, la sindrome di alienazione genitoriale.

Mamma ti odio — lettera di una ragazza vittima di alienazione genitoriale

Ho 26 anni e odio fortissimamente mia madre. Lo so che pensi che non sia giusto, ma credimi l’ha voluto lei. Adoravo mio padre e all’età di undici anni i miei si sono separati. Ricordo con la morte nel cuore quando mio padre se n’è andato via. Mia mamma odiava mio padre e ha fatto di tutto per non farci frequentare e spesso ha tentato di parlarmi male di lui. Io fingevo di ascoltarla e dentro il mio cuore piangevo e desideravo vederlo e sentirmi rassicurata da lui, mentre il mio astio per lei cresceva a dismisura. Ben presto mio padre fu costretto, si COSTRETTO, e mi rivolgo anche a quell’insensibile di Teresa che ha commentato su questo blog, ad allontanarsi da me. Quando ho avuto 18 anni sono corsa da lui, ma era ammalato e poco dopo è morto.

Maledetta mamma che so che leggi sempre questo blog insieme a V, voglio dirti che ti odio profondamente, e che spero con tutta me stessa che i tuoi ultimi anni siano mostruosi e pieni di rimorsi e che tu non possa vivere mai in pace con il tuo secondo marito.

Maledetta tu e maledette tutte quelle donne che si comportano come te. Cosa credete di fare separandoci dai nostri padri? Pensate forse che il richiamo del sangue non conti? Pensate che noi figli siamo proprietà soltanto delle madri? Mi hai rovinata cara mamma, come figlia, come moglie e come madre. Non voglio figli, per me è stato brutto essere una figlia, solo ed esclusivamente per colpa tua.

Ho paura di diventare madre perché potrei diventare come te.

 

Fonte: http://familiafutura.blogspot.com/2006/06/mamma-ti-odio.html

 

Che cos’è la PAS?

L’alienazione genitoriale è una forma di violenza psicologica cui sono sottoposti i figli di genitori che hanno una relazione di coppia altamente conflittuale.

La sindrome da alienazione genitoriale inizia dal genitore affidatario che attraverso un sistema di credenze demolisce il genitore bersaglio col fine di distruggere la relazione tra il figlio e l’altro genitore (Gardner, 1998b).

Il bambino vittima di PAS manifesta un’esagerata denigrazione di un genitore e riferisce di essere stato maltrattato o che l’altro genitore sia indegno.

Il rifiuto dell’altro genitore è un sintomo di una situazione clinica complessa che il bambino mette in atto per proteggersi dalla sofferenza.

Il bambino vittima di PAS ha un disturbo della relazione  non solo col genitore alienato, ma anche con l’altro genitore, con cui ha una relazione simbiotica per proteggersi dalla sua pericolosità e avere la garanzia del suo attaccamento.

Quali sono le differenze a livello emotivo nel bambino che vive una separazione conflittuale (senza PA) rispetto a chi vive una situazione di alienazione genitoriale?

Nella separazione conflittuale in cui non vi è la PAS il bambino cerca di mantenere la relazione con entrambi i genitori, prova emozioni molto intense e dolorose e si illude di poter mediare. Quindi il bambino non si sente sereno ma è sopraffatto dai sensi di colpa, si sente responsabile per la separazione dei suoi genitori. Il suo linguaggio è adeguato all’età quando si trova a descrivere i fatti famigliari.

Il bambino vittima di PAS invece rinuncia al legame con un genitore, lo rifiuta, si allea con l’atro genitore. Per riuscire a fare questo schieramento attiva dei sistemi di difesa arcaici e congela le sue emozioni. Il bambino apparentemente sembra sereno se non incontra il genitore rifiutato. Non prova, dunque, sensi di colpa e attribuisce ogni responsabilità al genitore rifiutato.  Il suo linguaggio non è tipico della sua età ma è improprio mentre descrive i fatti famigliari (Montecchi, 2016).

Quali sono le conseguenze della PAS?

Il bambino percepisce la perdita del genitore come un abbandono. Questo vissuto di abbandono attiva in lui ansia, paura di essere abbandonato anche dall’altro genitore, questo si traduce in un’incapacità del bambino di stabilire un rapporto affettivo importante per la paura di essere sempre abbandonato. Quando il bambino deve rinunciare ad un genitore, non rinuncia solo alla sua presenza fisica, ma anche alla sua immagine interna corrispondente. La distruzione dell’immagine interna di un genitore è correlata al danneggiamento dell’immagine interna dell’altro genitore. Questo porta ad una chiusura con le relazioni sociali, a patologie depressive, ad una distorsione del rapporto con la realtà, a patologie psicotiche, alla fobia sociale, al disturbo di controllo degli impulsi dell’adolescente, ai comportamenti antisociali, agli  insuccessi affettivi, agli insuccessi scolastici – lavorativi (Montecchi, 2016).

 

Bibliografia:

Montecchi (2016)I figli nella separazione conflittuale e nella (cosiddetta) PAS (sindrome di alienazione genitoriale), Ed. Franco Angeli

Gardner R.A. (1998b) The parental alienation syndrome. Recent trends in divorce and custody.Creative Therapeutics, Cresskill, NJ, 2 ed.

 

Articolo scritto da Dott.ssa Laura Tavani

Psicologa- Psicoterapeuta

www.lauratavani.it

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