LA SEPARAZIONE E LO SVILUPPO DEL BAMBINO

– L’identità del bambino e le figure genitoriali
Il bambino man mano che cresce e inizia a separarsi dai genitori forma la sua identità unica attraverso il rispecchiamento che entrambi i genitori gli offrono. E’ necessario essere molto cauti e prudenti quando ci si separa evitando di sminuire o criticare l’altro genitore, in quanto si rischia in questo modo di compromettere anche l’autostima del bambino. Tutte e due le figure genitoriali fanno parte della sua vita interna e quando il bambino perde contatto con uno dei due, è come se una parte di sé andasse perduta.
Sia nella prima infanzia che in adolescenza la presenza delle figure genitoriali sono molto importanti in quanto rappresentano una base solida di sostegno.
– Il diritto di tutti i bambini di sapere che possono restare bambini
Proprio nella fase del ciclo di vita di una famiglia che affronta il divorzio è importante far sapere ai bambini che possono restare bambini anche se la famiglia si ristruttura in modo definitivo. Spesso succede che devono crescere troppo in fretta quando rimangono con un solo genitore assumendosi responsabilità da adulto. L’assumere un ruolo adultizzato compromette un sano sviluppo dell’identità e del senso del sé.
Questa adultizzazione può essere evitata garantendo la sicurezza delle abitudini regolari, evitando i litigi in presenza dei figli e non sacrificando i loro bisogni per quelli degli adulti.
Se il genitore ha avuto un divorzio piuttosto pesante è utile per il figlio poter partecipare a gruppi di sostegno per i figli dei divorziati.
– Pensiero magico e credenze dei bambini
La maggior parte dei bambini hanno due tipi di pensiero magico: l’essere i responsabili della separazione dei genitori e il credere che prima o poi i genitori torneranno insieme. Tali tipi di pensieri sono comuni nei bimbi dai 4 agli 11 anni. Se credono di essere i responsabili della rottura della relazione, pensano a loro modo di poterla aggiustare. Questo pensiero magico va messo al bando.
Un altro pensiero ricorrente che spaventa il bambino è che essendosene andato un genitore anche l’altro finirà per abbandonarlo. Questo vale soprattutto per i bambini in età scolare. In questo caso è d’aiuto poter avere più contatti possibili con il genitore non affidatario.
I bambini si chiedono spesso: “chi si prenderà cura di me?” quindi avere un posto tutto suo in tutte e due le case dei genitori, corredato di giocattoli, vestiti, libri e qualsiasi cosa cui tengono in modo particolare, può aiutarli a capire che nel cuore di entrambi i genitori c’è sempre posto per loro. Non bisogna mai stancarsi di ripeterli che i genitori non divorziano mai dai bambini.

Bibliografia:
C.M. Heinke e I. Westheimer, Brief Separations, International University Press, New York 1965

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