Mindfulness, la consapevolezza al momento presente
Come già spiegato in articoli pubblicati precedentemente, praticare la Mindfulness non vuol dire fermarsi a sedere ma significa “arrestarsi ad essere presenti a se stessi”.
La nostra vita, in particolare nel mondo occidentale, è caratterizzata da una moltitudine di attivita’ da fare ogni giorno, a partire da quando ci svegliamo al mattino, non facciamo in tempo ad accorgerci che ci stiamo alzando dal letto quando la nostra mente è già alle prese con la lista delle cose da fare nell’arco della giornata.
Un modo efficace per interrompere le nostre attività è quello di passare dalla modalità del fare a quella dell’essere.
Per chi vuole provarlo ora, può iniziare a considerarsi come un testimone esterno che va a valutare questo momento in cui state leggendo, senza tentare di cambiarlo.
Che cosa sta accadendo?………..
Cosa provate ora?………
Cosa vedete?……….
Cosa sentite….?
Quando ci si ferma tutto può apparire più semplice, è un po’ come se si morisse e il mondo continuasse ad andare avanti senza di noi. Come dice il dott. Kabat Zinn “morendo” ora diventate più vivi. Non è un atteggiamento passivo e quando deciderete di riprendere a fare le cose sarà una partenza diversa.
La pausa ci agevola a vedere nella giusta prospettiva tutte le insicurezze e le preoccupazioni che ci accompagnano nella vita di ogni giorno.
Potete provare, quindi, diverse volte al giorno a fermarvi e ad ascoltare o notare semplicemente il vostro respiro per qualche minuto o per soli cinque secondi. Accettando il presente così come è, andando a notare le vostre sensazioni ed emozioni. Respirate e lasciate che tutto scorra.
Quando fate questa prova non dovete cercare di cambiare niente. Permettete che la mente e le emozioni siano proprio come sono in questo momento e lasciate a voi stessi la libertà di essere proprio come siete ora.
Cosa avete notato? Com’era il vostro respiro? Lento o veloce?
Quali emozioni c’erano? E quali sensazioni?
Potreste notare che ogni volta che ripetete questa prova potreste notare aspetti diversi a seconda di come vi sentite in quel momento lì della vostra giornata.
Il fermarsi e notare come si è può aiutare a spezzare anche dei circuiti viziosi che spesso ci fanno soffrire.
Bibliografia:
J.Kabat Zinn, Ovunque tu vada ci sei già, Garzanti, 1994.
Articolo scritto da dott.ssa Laura Tavani
Psicologa-Psicoterapeuta